- Arte e Cultura
Palazzo Rota Crotti Calciati
Il palazzo viene ricordato con l’indicazione delle famiglie che si sono susseguite nel corso dei secoli. Edificio forse poco visibile e apprezzabile esteriormente per la sua collocazione in una via non troppo ampia; ma edificio che si caratterizza per la sua notevole orizzontalità e per il prolungamento nelle vie laterali. Molti furono i passaggi di proprietà a partire dal 1725 quando dalla famiglia Rota divenne proprietà di Cesare Crotti. E proprio Cesare Crotti fu l’artefice dell’ampiezza volumetrica dell’ex palazzo Rota. Procedette infatti all’acquisto di varie casette che erano all’intorno e poste tra le attuali vie Cazzaniga e Antico Rodano e la stessa via Palestro. Casette demolite per realizzare la nuova facciata su via Palestro (la precedente era invece su via Antico Rodano). L’edificazione del nuovo palazzo ebbe inizio forse attorno al 1766 (ma purtroppo non vi è documentazione che accerti tale data), come ignoto è il nome del progettista.
Si tratta di una facciata elegante, discreta con un bel portale con arco a tutto sesto; di interesse la cancellata che permette l’accesso al cortile e al giardino. Dal portico di controfacciata si passa all’andito il cui spazio è dilatato da due trompe l’oeil e allo scalone.
Lo scalone immette a sua volta nella grandiosa galleria e al salone da ballo caratterizzato da un soffitto altissimo interamente dipinto a quadrature di false architetture. Il palazzo presenta una ricchezza decorativa unica e particolarmente intensa ma purtroppo ancora una volta non si conoscono i nomi degli abili autori. Una curiosità: nella galleria le ante di un finto armadio celano un altare che all’occorrenza trasformava parte della galleria in cappella privata.
Altri link
FacebookLe Dimore Storiche Cremonesi