• Itinerari

LUNGO I NAVIGLI CREMONESI

Da Cremona a Crema fino a Spino d’Adda

Partenza/Arrivo
Da: Cremona
A: Spino d'Adda
Tipologia/Periodo
Bicicletta
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
3h e 30 min
68km
Dislivello
Salita: 0m
Difficoltà
PER TUTTI

L’itinerario si svolge su piste ciclabili protette (80%) e su strade secondarie a bassa intensità di traffico, percorre la porzione nord-occidentale della provincia di Cremona lungo le alzaie del Naviglio civico di Cremona (XIV sec.) e del Canale Vacchelli (XIX sec.) che a distanza di secoli contribuiscono all’irrigazione dell’alto cremonese. Avvertenza: le sponde dei canali lungo l’itinerario non sono protette.

Si raccomanda di procedere lentamente e di tenersi discosti dal bordo del canale.
Lasciata Cremona, il primo centro abitato che si incontra è Casalbuttano. Nell’Ottocento Casalbuttano fondava la sua economia sulle manifatture, in particolare nella trattura della seta che vedeva occupate oltre mille operaie in nove opifici. Non a caso era soprannominata ‘la piccola Manchester italiana’. La ex-filanda Turina, oggi destinata a residenza, conserva alcune strutture originarie fra cui la gigantesca sala delle lavorazioni oggi utilizzata per esposizioni artistiche. Il cuore del paese è la grande piazza della Libertà su cui si affacciano bei palazzi ottocenteschi, la chiesa parrocchiale intitolata a San Giorgio, ricca di capolavori artistici di importanti pittori locali e la torre campanaria seconda in altezza (65 m) solo al Torrazzo.Altro luogo di interesse la “Torre della Norma”, trattata nella variante 1.

Di notevole importanza è Genivolta, un paese d’impronta rurale posto sul margine alto della costa morfologica del fiume Oglio. Genivolta rappresenta un nodo cruciale nel territorio. A pochi chilometri dal centro abitato si compie il ‘miracolo’ della moltiplicazione delle acque dell’Oglio, dell’Adda e del Serio che qui si riuniscono, si ripartiscono, si ingrossano e prendono nuove strade. Arterie grandi, come il Naviglio Civico di Cremona, il Naviglio Grande Pallavicino e il Canale Vacchelli, o mille piccole vene come le rogge e i cavi alimentati dai fontanili della zona, che si disperdono per la campagna portando linfa alle coltivazioni. Il sistema si è evoluto nel tempo per conferire il massimo della funzionalità con la minima dispersione dell’acqua. In primavera lo spettacolo delle acque spumeggianti è entusiasmante. Da ogni parte si guardi, si è circondati da acque che scorrono a diversi livelli, acque a volte veloci e scroscianti oppure lente e silenziose. Qui si trova il complesso idraulico Tombe Morte - Tredici Ponti.

Crema, con un nucleo storico compatto di origine medievale, risente degli influssi della Serenissima sotto il cui dominio restò per circa quattrocento anni. Meritano una visita la piazza del Duomo con tutti i suoi monumenti e i diversi palazzi nobiliari del centro, che si distinguono per eleganza e imponenza. Tra i monumenti da visitare anche l’ex Convento di Sant’Agostino con il refettorio affrescato nel Cinquecento da Giovanni Pietro da Cemmo e il rinascimentale santuario di Santa Maria della Croce, importante luogo di culto e devozione dotato di pregevoli pale d'altare e affreschi.L'itinerario si conclude a Spino d'Adda, dove si collega al percorso dell'Adda di “Musica nel Vento”.


VARIANTE 1a 

ANELLO “MUSICALE”: Cremona–Paderno Ponchielli-Casalbuttano

Da Cremona, città della musica, nota in tutto il mondo per la solida ed importante tradizione liutaria, parte questo anello “musicale” alla scoperta di alcune località del territorio che possono raccontare di interessanti artisti e luoghi inaspettati.
A Paderno Ponchielli nacque nel 1834 il celebre compositore Amilcare Ponchielli. Una lapide dedicata all'autore de “I Lituani” e de “La Gioconda” lo ricorda sulla facciata del municipio e un museo ricco di cimeli e strumenti musicali è stato allestito presso la casa natale del musicista.
Anche Casalbuttano vanta un curioso legame con la musica: non solo perché nella chiesa parrocchiale è custodito uno dei più grandi organi della provincia, realizzato nel 1831 ed ampliato poi nel 1892, ma soprattutto perché qui visse Vincenzo Bellini intorno al 1830. La sua permanenza nel borgo fu felice non solo per la carriera musicale, ma anche perché qui ebbe un’appassionante avventura amorosa con la moglie del possidente Ferdinando Turina che alla donna, Giuditta Cantù, costò il ripudio del marito. La più alta torre di Casalbuttano fu innalzata dalla famiglia Turina dopo il fattaccio ed i Casalbuttanesi la chiamarono “Torre della Norma” a ricordo del maestro catanese.
La singolare costruzione neogotica è collocata al centro di un parco, contornata da alcuni padiglioni dal gusto neogotico e dai resti delle scuderie. Anche il teatro comunale è intitolato a Bellini e propone una regolare stagione di eventi di prosa e musica.


 

VARIANTE 1b

ANTICA STRADA “REGINA”: da Cremona a Soresina

Di impronta trecentesca, l’edificio è realizzato interamente in mattoni a vista e si presenta con la foggia di una fortezza incompleta caratterizzata da due torri di tipico aspetto medievale sul fronte, un fossato, un ponte levatoio e un gradevolissimo loggiato rinascimentale sul prospetto del cortile interno. Subito dopo, ad Annicco, possiamo ammirare il castello dove Cabrino Fondulo, signore e condottiero cremonese, fu tradito da un parente nel 1425 e poi dato prigioniero alle forze di Filippo Maria Visconti. L’edificio ha subito profondi rifacimenti ed oggi, sede municipale, appare in forme neogotiche. Imperdibili, infine, a Grontorto, i resti di un castello residenziale, recentemente restaurato, che campeggia sopraelevato su un promontorio quasi collinare. Per Soresina si rimanda all'itinerario 3.


VARIANTE 1c

I CASTELLI DEL CREMASCO: Crema–Pandino-Gradella

La variante si stacca dall'itinerario 1 a Palazzo Pignano, un luogo speciale e inaspettato per le testimonianze che offre. Qui è possibile esplorare l’Antiquarium, la Pieve romanica, l’antica chiesa del V secolo ora parrocchiale di San Martino, i resti del villaggio altomedioevale del VI e VII secolo d.C. e l'area archeologica della villa romana tardo antica, dichiarata di "pubblico interesse" e pertanto oggetto di periodiche campagne di scavo.

A poca distanza, il castello di Pandino si impone come uno degli esempi più importanti dell’architettura fortificata viscontea trecentesca. Costruito verso la metà del quattordicesimo secolo come residenza di caccia dei signori di Milano, ha una pianta quadrata con quattro torri difensive che chiudono un ampio cortile su cui si affacciano ariosi porticati al piano terra e loggiati con decorazioni policrome a quello superiore. Dista 1 km da Pandino la frazione Gradella: un complesso di abitazioni e rustici, con portico e loggiati lungo l'intero prospetto, annoverata tra i “Borghi più belli d'Italia”. L’abitato rurale si presenta con le caratteristiche case dipinte in giallo, profilate di mattoni rossi.

Sono aperte alla visita la chiesa parrocchiale, il cimitero con una piccola e graziosa cappella e soprattutto Villa Maggi che, già esistente nel XVII secolo, è dipinta in rosso con i profili in giallo (al contrario di tutte le altre case).
A Trescore Cremasco si segnalano la settecentesca chiesa parrocchiale di Sant'Agata. Tra i migliori monumenti del cremasco, la chiesa ha una facciata in mattoni a vista modulata secondo gusti barocchi e all'interno un maestoso complesso di affreschi decorativi. A Torlino Vimercati la chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio, unica nella diocesi di Crema dedicata al patrono di Milano, ha origini cinquecentesche e rimaneggiamenti successivi. Conserva all'interno interessanti opere come i cicli pittorici e decorativi di Tommaso Pombioli e Gian Giacomo Barbelli. Si distinguono anche Villa Marazzi, una residenza con vari rimaneggiamenti che richiama stili sia ottocenteschi sia novecenteschi e Villa Vimercati Groppallo Castelbarco, nobile residenza di villeggiatura dal vistoso colore giallo con incorniciature in rosso; sobria la parte esterna quanto elaborata ed in stile neoclassico la fronte interna che dà su un vasto giardino.

Per scaricare il file .gpx del tracciato cerca su Googlestore una app gratuita che legga questo formato, ad esempio mytracks.

 

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